Arriva, per la prima volta in Val di Fassa, Paolo Crepet con "Mordere il Cielo", l’irresistibile conferenza spettacolo, dedicato all’ultimo libro appena pubblicato.
- Scopri il nuovo libro di Paolo Crepet: "Mordere il Cielo"
- Riflessioni sull’attualità di una società odierna
- Benessere emotivo
Incluso | La partecipazione all'evento è gratuita, è necessaria la prenotazione online. |
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Durata | 2 Ore |
Informazioni importanti | La prenotazione del biglietto non consente la scelta di un posto a sedere specifico. |
Luogo dell'evento
Teatro Navalge, Piaz de Navalge, Moena, TN, Italia
Offerto da
Azienda per il Turismo della Val di Fassa Soc. Coop.Ulteriori informazioni
Arriva, per la prima volta in Val di Fassa, Paolo Crepet con “Mordere il Cielo”, l’irresistibile conferenza spettacolo, dedicato all’ultimo libro appena pubblicato di Crepet, che è in tournée da luglio in tutta Italia, dopo il successo della passata stagione teatrale invernale con “Prendetevi la luna”.
Paolo Crepet, psichiatra, sociologo, educatore, saggista e opinionista italiano cattura l’attenzione del pubblico in sala, coinvolgendolo nelle sue riflessioni sull’attualità di una società odierna, in cui dilaga la solitudine e le emozioni sembrano scomparire.
«Inutile negarlo, girarci attorno. Viviamo tra nuove guerre, migrazioni di massa, povertà che si ammassano nelle grandi città, vecchie e nuove droghe dilagano, ansie e angosce trovano insuete espressività. Come se un’antica cicatrice interiore fosse tornata a condizionare il tempo presente. Eppure molti continuano a cercare, forse proprio perché l’eclissi della ragione coglie un’umanità sempre più smarrita. Proprio adesso che una parte del pianeta pensava di aver conosciuto benessere e allungamento della vita, mi chiedo dove siano andate a finire le nostre emozioni, perché in tanti tendono a relegarsi in una solitudine che accomuna giovani e adulti, vecchi e bambini. Siamo all’età dell’insensibilità? Il rischio c’è ed è sempre più forte. Occorre parlare di questa potenziale eclissi di una parte della nostra sfera emotiva, le complicità e le omissioni che tendono a tradire l’identità più profonda di ogni essere umano.Per tornare a “mordere il cielo” occorre ritrovare il coraggio di nuove eresie, rinnovare ribellioni per inseguire le nostre unicità, diffidando di quella grigia normalità dietro la quale si nasconde il sinistro rumore della neutralizzazione dell’anima».